mercoledì 12 dicembre 2018

0 Creature Fantastiche e come colorarle 4-bis: Manti e Pattern

Bentornati ad un nuovo appuntamento!
L'altra volte ci eravamo lasciati con il post dove vi mostravo l'illustrazione raffigurante Byakko, con la promessa che in questo tutorial vi avrei mostrato come realizzare il manto della tigre.

Innazitutto per chi se la fosse persa, ecco l'illustrazione con Byakko e uno spirito guerriero che lo cavalca


La color chart della tigra è variata rispetto a una "standard", per cui nel tutorial che segue ho scelto dei colori più vicini a quelli di una tigre reale.
Ciò che conta è il metodo più che i codici dei copic usati :) Dopodichè, per le vostre creature fantastiche, sbizzarritevi!




Ho scelto di dividere il tutorial in quattro parti, ciascuno dedicato ad un animale "esotico", la tigre, il leopardo, la giraffa e una variante del ghepardo (un ipotetico ghepardo delle nevi, anche se non esiste)

Partiamo dalla tigre: il concetto di base è cercare di fare delle strisce che non siano "dritte", ma seguano la forma del corpo e soprattutto del pelo.
Dopo aver studiato un po' di immagini di reference, ho tracciato uno schema per colorarle; alcune strisce sembrano biforcarsi e il pelo tra i due rami della biforcazione è leggermente più scuro del pelo solito.

Per la base ho usato una combinazione di YR12, YR15 ed E13; ho lasciato la zona in basso più chiara come se fosse la pancia della tigre, ombreggiandola leggermente con del W1



Per le strisce ho usato invece due colori, E37 ed E49; dove il pelo è più chiaro ho usato E37, mentre dove il pelo è più scuro ho usato E49; la sfumatura tra i due colori è ottenuta con la tecnica del tip-to-tip, che aiuta nella colorazione in molte occasioni! :)
Come vedete, le strisce non sono regolari, hanno zone più ampie, restringimenti, bordi frastagliati che danno l'idea di essere pelose.
Lo stesso procedimento può essere anche usato per la colorazione della zebra.




Una volta completate le strisce, sempre usando la tecnica del tip-to-tip ho sporcato l'YR15 con E37, andando a creare la zona più scura nella biforcazione.
Come vedete non è nulla di complesso, ma ha un gran bell'effetto!
Per Byakko ho usato la stessa tecnica, con una color chart adeguata all'illustrazione.


Passiamo al Leopardo, anche se tale tecnica può essere usata anche per il manto del Giaguaro con le dovute accortezze (ovvero inserire dei puntini scuri all'interno della rosetta).
Il manto del leopardo, nella zona del torace soprattutto, è caratterizzato da agglomerati di macchie, che danno l'idea di una piccola rosa; il centro di tale conformazione è più scuro rispetto al pelo.
Man mano che ci dirigiamo verso le zampre, le macchie diventano semplici punti o insiemi di punti.

Così come aveva illustrato Alice nel tutorial del Kirin, quando si colora un manto interamente è buona cosa non ricoprire del tutto il pelo dell'animale, ma creare una zona con un pattern più evidente che man mano sfuma, suggerendo che il pattern continui ma senza che sia presente.


Anche in questo caso, per prima cosa ho creato una base chiara con YR30, YR31 e W1; il tutto risultava troppo giallognolo per essere realistico, per cui ho aggiunto dell'YR00 per scaldare il colore.


Sono passato poi alla realizzazione dell macchie con E37 ed E49; per suggerire che il pattern continui su tutto il manto, ho schiarito le rosette allontanandomi dal centro e diminuendo la loro frequenza.


Purtroppo la foto è risultata un po' sgranata per questo passaggio, ma sostanzialmente ho usato E37 sporcando la punta di YR00 per creare il centro delle rosette più scure, mentre ho adoperato YR00 puro per quelle ai lati



Per la Giraffa, realizzeremo dei riquadri irregolari; studiando il loro manto, mi sono accorto che la zona centrale è leggermente più scura. Le macchie formano un reticolo e i loro bordi sono molto frastagliati.
Per la base ho adoperato YR30, steso in maniera molto piatta.



Ho creato innanzitutto il reticolo con E37, andando a scurire con dei piccoli tratti con E49; la giraffa ha un pelo cortissimo, quasi inesistente, per cui anche i trattini devono essere cortissimi, quasi macchiette


Il tutto viene sfumato da un'abbondante ripassata di E37



Concludiamo col maestoso ghepardo; il manto del felino è caratterizzato da delle macchiette, che seguono la direzione del pelo dell'animale.

Per questo esempio, ho immaginato di fare uno zoom sul manto, per cui i peli sono più visibili rispetto ai precedenti animali.
Prima di tutto con B60 e BV31 ho creato un pattern "peloso" con delle piccole pennellate.


Con BV13 e B63, ho creato le macchie; tali pois sono irregolari e come nel caso delle macchie del leopardo e delle righe della tigre, seguono il chiaro-scuro del pelo.
Anche in questo esempio, le faremo "scomparire" man mano, in modo da rendere l'effetto del pattern senza dover impazzire a riempire ed appesantire il disegno.


Per rendere più fluida la transizione di colore, con la tecnica del tip-to-tip di BV13 su B63 e B63 su BV31 ho creato una sfumatura nelle macchiette di "confine" tra le varie fasce.


Questo il risultato finale:


Sperando vi sia piaciuto, ci vediamo alla prossima "creatura"!


Matteo Dodo 



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