giovedì 11 dicembre 2014

6 Tutorial: Resa dei differenti tipi di tessuto - parte 1


   Salve a tutti! È il mio primissimo tutorial, non sono proprio tranquilla... ma spero di potervi mostrare una tecnica utile! Di cosa parleremo quindi? Come da titolo, nei prossimi passaggi affronteremo la resa di alcuni tipi differenti di tessuto a Copic, utilizzando al massimo tre colori.
   Ovviamente può rivelarsi un discorso vastissimo e personale a seconda di come ognuno concepisce la colorazione. Qui vi mostrerò il mio metodo.
   Cominciamo!


 Per il tutorial si è prestata Alice (ciao ciao con la manina), un personaggio di una mia storia, rossa doc lentiggini incluse. Ha una corporatura esile e filiforme, i vestiti le cadono addosso perfettamente quindi mi è sembrata particolarmente adatta allo scopo. In questa prima parte ci occuperemo della maglietta. Come potete notare, ho cercato di disegnare la linea più basic possibile, con le pieghe appena accennate, proprio per privilegiare la loro presenza o meno soltanto con il colore.
   Qui trovate la color chart completa, ho usato davvero pochi toni tra Sketch e Ciao.


Tessuti lucidi
(raso, seta, viscosa)
 
   Stoffe del genere si compongono di fibre con una forte capacità riflettente della luce che li va a colpire. Tradotto: sfruttate il bianco. È la parte maggiormente illuminata, lasciate la carta libera dal colore! Con il colore più chiaro, il BV02, ho distribuito tutte le ombre chiare di base, rompendo la piattezza della lineart e creando tutte le pieghe. Ho optato per un tessuto molto morbido, che increspandosi molto può dare luogo a parecchi giochi di luce. Ovviamente ogni singola piega va pensata secondo i volumi del corpo sottostante: incavi delle braccia, seno, fianchi, collo.

   
 Con il BV04 vado a scurire ulteriormente le ombre più forti, ovvero da sotto il seno verso la parte inferiore della maglietta. Parto sempre da una pennellata più marcata all'appoggio della punta sul foglio, per poi terminare più leggera e a punta.





 Eccola qua!
   Non è semplice all'inizio capire come si comportano le pieghe, me ne rendo conto. Tuttavia una volta acquisito un criterio, diventa rilassante e divertente gestire i panneggi.

Tessuti opachi
(cotone, lino, poliestere, lana)

   Per gli opachi parto invece dalle ombre medie con il BV04, senza pennellare ma ricreando invece un effetto più compatto e volumetrico, netto. Meno piegoline, il tessuto è più rigido. Vale il discorso di rispettare i volumi del corpo anche qui, ma in maniera meno dettagliata, si vanno a cercare ombre più ampie.


   Dopo aver dato le prime ombre, vado a sovrapporre il BV02 sulle parti restanti e sui contorni delle zone campite col BV04 per ammorbidirne i contorni. Non lascio zone bianche perchè il tessuto non riflette la luce come nell'esempio precedente. Questo cambia moltissimo la percezione della corposità della stoffa, pur non potendola toccare.


    Con il BV25 vado a scurire le ombre più importanti, rendendo il tutto ancora più tridimensionale.
    Pronti per l'ultimo esperimento?

Effetti assortiti
(trasparenze, paillettes)

   L'ultima maglietta ci servirà per testare un misto di spalle e maniche trasparenti, mentre il corpo sarà paillettato. Una mise più festaiola insomma.


  Parto con delle leggere pennellate con il colore della pelle, alle quali sovrappongo il BV02, mescolando fra loro in maniera poco definita e più grezza rispetto a prima. Con la trasparenza infatti si devono vedere contemporaneamente tessuto e pelle.


 Per il corpo cerco un effetto scintillante tipico delle paillettes e degli strass. Vado a creare del puntinismo vero e proprio col BV04, seguendo le linee che idealmente saranno le pieghe, dosando la grandezza dei puntini là dove vedremo tendersi la stoffa o incresparsi. Stessa cosa passando sopra il BV02, avendo cura di lasciare degli spazi bianchi per favorire lo scintillio.
   Un accorgimento finale ancora migliore sarebbe accentuare il lucchichìo servendosi di tocchetti di bianchetto o acrilico in punta di pennello.

 Ecco qua le tre varianti finite! Come scritto in partenza, questo è solo un esempio rispetto alle infinite combinazioni di tessuti e texture che si possono creare solo col colore, ma guardate che volume rispetto alla semplice lineart in bianco e nero...


   Spero vi sia piaciuto e che possa essere uno spunto utile. 
   Ci vediamo nella seconda parte con la gonna!

Lidia.

6 commenti:

grazie per la visita a presto